Il bruxismo è un disturbo molto diffuso, che consiste nel digrignare e strofinare i denti durante il sonno, causando danni inevitabili se non curati in tempo: vediamone insieme cause e rimedi.
Sono in molti a serrare o digrignare i denti durante le ore del sonno senza accorgersene, a volte avvisati dal partner che viene tenuto sveglio dal rumore prodotto.
Il bruxismo infatti rientra in quell’insieme di attività orali che vengono definite parafunzioni, cioè non finalizzate al soddisfacimento di necessità primarie come, ad esempio, la nutrizione, la deglutizione, la fonazione, etc., e raramente si è consapevoli di farlo.
Non si tratta di un fenomeno che si presenta solo durante le ore notturne: può capitare di digrignare i denti anche durante il giorno, magari quando siamo più stressati o concentrati su qualcosa. Le attività parafunzionali, infatti, avvengono per la maggior parte a livello inconscio e possono essere divise in diurne e notturne.
L’attività parafunzionale durante il giorno consiste principalmente in serramento e strisciamento dei denti ed è paragonabile ad altre azioni compiute senza prestare attenzione, come mordersi le labbra, mordicchiare matite o penne, etc. Le attività parafunzionali notturne, invece, avvengono durante il sonno e prendono la forma di episodi singoli, cioè serramento dentale, oppure contrazioni ritmiche, o più spesso vero e proprio digrignamento, a volte così forte da produrre rumore: quest’ultimo è il bruxismo propriamente detto e, se trascurato, può condurre al logoramento e, quindi, al danneggiamento dei denti, a partire naturalmente dagli strati più superficiali.
Le fasi del sonno coinvolte sono quelle non REM, cioè la prima fase del sonno, in cui il paziente non sogna. Il bruxismo raramente arriva a compromettere la qualità del sonno e a indurre il risveglio, ma può comportare serie compromissioni a carico della dentatura e dell’apparato muscolo-scheletrico cranio-mandibolare.
Di solito le cause di questo spiacevole fenomeno inconscio sono da ricercarsi nella vita che conduciamo: periodi di forte stress e tensione possono indurre questo genere di somatizzazione, e dormire bene e mantenere un buon equilibrio psico-fisico aiutano a ridurre il problema.
Il rimedio generalmente usato per porre fine ai disturbi generati dal bruxismo sono le apposite mascherine per i denti, da applicare durante il sonno. In questo modo lo strofinamento non danneggerà direttamente i denti, ma il rivestimento plastico, resistente ai morsi e agli sfregamenti. Ovviamente la mascherina non può durare in eterno e va sostituita con regolarità, per evitare che parti molto danneggiate possano staccarsi ed essere involontariamente ingoiate.
Anche se si tratta di un rimedio innocuo, perché non farmacologico e mobile, è comunque opportuno affidarsi alla valutazione del vostro dentista di fiducia prima di ricorrere alla mascherina: in certi casi la maschera generica venduta in farmacia non va bene perché può a modificare la posizione dei denti, come un apparecchio, e bisogna utilizzarne una ad hoc, creata sul calco dei vostri denti.