Come lavarsi i denti evitando gli errori più comuni

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Lavarsi i denti correttamente.

Alcune delle cose che facciamo tutti i giorni per curare la nostra igiene orale non fanno poi così bene come crediamo. In particolare lavarsi i denti è un rito molto più complesso di quanto si pensi: bastano poche abitudini sbagliate per causare danni anche significativi.

In questo articolo vediamo quali sono le buone abitudini da rispettare e quali sono, invece, quelle cattive da eliminare subito dal nostro rito quotidiano dello spazzolino e del dentifricio.

Prima di tutto, i denti vanno lavati almeno tre volte al giorno, dopo i pasti principali.

Durante le ore del giorno veniamo in contatto con diversi batteri (i residui di cibo dopo pranzo, la penna rosicchiata, la tazzina di caffè al bar) e non lavare i denti per molte ore non è affatto una buona idea.

La sera, poi, è importante ricordarsene: non lavare i denti prima di andare a dormire, infatti, favorisce la creazione di un ambiente adatto alla proliferazione dei batteri, che restano nella nostra bocca per tutte le ore del sonno.

L’ideale sarebbe spazzolare i denti dopo i tre pasti principali, quindi colazione, pranzo e cena e, in generale, ogni volta che si mangia, specie se si tratta di alimenti zuccherini.

Un mito da sfatare è che i denti vadano lavati immediatamente dopo i pasti: sarebbe meglio, piuttosto, attendere almeno 30 minuti da quando si è finito di mangiare. Quando mangiamo (specialmente cibi o bevande acidi), infatti, il pH della bocca varia, e può succedere che lo smalto venga (anche se momentaneamente e leggermente) “ammorbidito”: lavando i denti immediatamente, specie se si usa uno spazzolino con setole non morbide, si rischia di graffiarlo. Meglio aspettare un po’ e far sì che la bocca abbia il tempo di ripristinare il suo pH naturale!

Per lavare i denti è preferibile scegliere uno spazzolino a setole morbide: sono efficaci ma al contempo delicate sullo smalto e prevengono irritazioni e sanguinamenti delle gengive.

Lo spazzolamento deve avvenire in maniera accurata, non troppo lenta né troppo rapida, con piccoli movimenti circolari e senza pressare troppo sullo smalto (rischiate di graffiare le gengive e di deformare le setole dello spazzolino).

Molte persone pensano poi che abbondare nell’uso del dentifricio aiuti a pulire meglio i denti: anche in questo caso, si tratta di una falsa credenza.
Non è necessario, infatti, ricoprire l’intero spazzolino creando uno strato spesso: ne basta una quantità piccola, della dimensione di una perla, per essere efficace. In questo modo non solo si riducono gli sprechi, ma addirittura si puliscono meglio i denti, anche perché il dentifricio è solo una parte del necessario per una buona igiene orale: usarne in abbondanza non compensa altre eventuali cattive abitudini!

Andando avanti con la lista di azioni da eliminare dalla nostra routine quotidiana e parliamo del lato B… dei denti. È vero che il lato anteriore (quello esterno) dei denti è quella esteticamente più rilevante, dalla quale dipende la bellezza del nostro sorriso, ma la faccia posteriore dei denti non va trascurata… Anzi. Spesso è proprio nella parte interna della bocca che si accumula la placca, tra un dente e l’altro, proprio dove non la vediamo. Per questo è fondamentale spazzolare bene tutti i denti, facendo in modo di raggiungere ogni angolo del cavo orale. Ancora meglio: l’ideale sarebbe spazzolare un dente alla volta, spingendo delicatamente le setole intorno alla gengiva e agli spazi tra dente e dente.

Oltre ai denti, va ricordato, un’altra buona pratica è quella di mantenere pulita anche la lingua, che consigliamo di spazzolare regolarmente e con delicatezza: la sua natura spugnosa, infatti, la porta a trattenere i batteri, che possono causare alito cattivo e altri problemi.

Chiudiamo con una buona pratica che non conosce quasi nessuno: contrariamente a ciò che pensa la maggior parte delle persone, sarebbe meglio non risciacquare i denti subito dopo averli spazzolati. In questo modo, infatti, non si permette al dentifricio di esercitare le sue funzioni benefiche e di ricreare un ambiente ottimale all’interno della bocca. Sarebbe meglio attendere che il fluoro resti sui denti almeno i canonici 30 minuti dopo averli spazzolati, semplicemente sputando via il liquido in eccesso ma senza risciacquare la bocca.

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